Si sviluppano le iniziative di crowdfunding per finanziare reportage e inchieste giornalistiche indipendenti, di largo interesse sociale.
Quella del crowdfunding può essere la soluzione migliore per chi vuole impegnarsi in progetti giornalistici dispendiosi, in soldi e in tempo, senza avere le spalle coperte da un editore.
E’ il caso, per esempio, di piattaforme come
Contributoria – the independent journalism network e di Beacon Reader, che permettono a chiunque di proporre il proprio progetto per poi vederselo finanziare tramite crowdfunding, e che adesso ha cominciato a collaborare direttamente con testate come Newsweek e Huffington Post.
E’ significativo che da qualche tempo la sezione video del sito internet del New York Times stia pubblicando dei documentari sotto la categoria “Made with Kickstarter”, in virtù di un accordo tra la testata americana e la piattaforma di raccolta fondi Kickstarter.
Kickstarter è da tempo la più affermata piattaforma di crowdfunding per progetti creativi, compresi quelli del giornalismo: secondo la società, più di 900 tra periodici e progetti giornalistici sono riusciti a raggiungere e sorpassare la cifra richiesta in fase di lancio, e circa 5 milioni di dollari sarebbero stati i fondi raccolti in totale.
Casi interessanti di finanziamento con il sistema crowdfunding li racconta l’articolo “Crowdfunding, cinque nuovi progetti per un giornalismo di qualità”, su Lsdi.
In sintesi:
– To the Amazon, documentario, ha raccolto 21.326 dollari rispetto ai 15.000 indicati come obbiettivo.
– Obamaworld, reportage d’inchiesta in Israele, ha superato ampiamente l’obbiettivo: 4.285 euro su 2.500 fissati.
– Números Rojos, rivista al quinto numero, sostenuta con il crowdfunding.
– La Revue Dessinée, rivista francese che fonde giornalismo e comics. Il ricorso ai contributi dei lettori è stato particolarmente felice, permettendo di quintuplicare la quantità di fondi richiesti: 25.000 euro rispetto a 5.000.
Leggi tutto su Crowdfunding, cinque nuovi progetti per un giornalismo di qualità.