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Best seller: l’incredibile ‘Lost my name’

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Il caso di quattro “dilettanti” che guadagnano 43 milioni di dollari con il primo e unico libro, Lost My Name. Ecco la storia di un best seller non convenzionale.

L’incredibile successo di Lost My Name inizia nel 2012, ad Hackney (Londra), quando uno scrittore, un’illustratore e due manager, creano con i propri soldi un’impresa editoriale che più piccola non si può immaginare (un solo libro in catalogo), e la mandano avanti come secondo lavoro. L’idea era di creare una storia che, facendo leva sulle nuove tecnologie, rendesse la fiaba più coinvolgente, più diretta al giovane lettore.
Già l’anno dopo, a Natale 2013, Lost My Name avevano venduto circa 20mila copie (oltre mezzo milione di sterline) senza fare alcuna pubblicità ed era chiaro a tutti di avere realizzato un prodotto di successo.
La trama base di ogni copia di Lost My Name è molto semplice: un bambino “perde” il proprio nome e inizia un viaggio in cui incontra vari personaggi (orsi, regine, maghi) che gli donano le lettere per ricomporlo.
Lost My Name si può ordinare solamente sul suo sito internet a 26,99 euro e prima dell’acquisto vengono chiesti il nome, la lingua e il sesso del bambino che leggerà il libro. Uno speciale algoritmo di Lost My Name elabora la storia in base alle lettere del nome indicato nell’ordine. E’ possibile visualizzare online un’anteprima del proprio volume, nell’attesa di ricevere a casa il libro stampato. Un’applicazione di innovazione digitale ed editoria tradizionale c’è anche in Italia, con Libri curiosi, che offre libri personalizzati  per l’infanzia.
Nel 2014 Lost My Name viene tradotto in nove lingue e proposto in 168 Paesi diversi, vendendo 1,4 milioni di copie. Vale a dire che in due anni, con un prezzo di 29,99 dollari a volumetto, Lost My Name ha generato un incasso di circa 43 milioni di dollari. Anche la versione italiana di Lost My Name ha venduto molto: oltre 70mila copie.

Il segreto dell’incredibile successo di Lost my name

Al costo di un medio regalo per bambini, 30 dollari, Lost My Name offre un libro-regalo molto originale e molto personalizzato, gratificante per chi lo regala e per chi lo sfoglia. L’acquisto si può fare comodamente (solo) online, quindi senza cercare librerie e in libreria.
La personalizzazione di ogni Lost My Name basa su un meccanismo modulare, automatico, molto semplice: ogni pagina del libro presenta una storia e un’illustrazione legata a una lettera del nome del bambino, così, fatte 26 pagine più alcune generiche, si possono accontentare letteralmente tutti i lettori, con un minimo impegno di programmazione automatica. 
I vantaggi maggiori di Lost My Namerispetto a una casa editrice tradizionale sono due. Il primo è nel print on demand: ogni libro che viene stampato è già stato venduto e pagato. Il secondo vantaggio è che Lost My Name gestisce tutta la filiera, dall’ordine fino alla consegna, gratuita in tutto il mondo. Questo permette di eliminare i tradizionali costi di intermediazione di editori, rappresentanti, distributori e librerie.
Oggi i quattro editori hanno 40 dipendenti e nuovi progetti sulla stessa linea di Lost My Name, come The incredible intergactic journey Home, dove, inserendo l’indirizzo di casa e la mappa del proprio circondario il protagonista, al fianco di compagni di viaggio, sarà in missione per rientrare a casa, dopo essersi perso nello spazio.
Antonio Carbone e Antonello Ruggieri

PS –  Sul sito di Lost my name, puoi inserire un nome e dopo pochi secondi hai in visione il libro.

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