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Come iniziare racconti, reportage, inchieste

Come iniziare la stesura di racconti, reportage, inchieste? Come realizzare la prima bozza senza naufragare tra cento opzioni?

La soluzione più praticabile, a cavallo tra narrativa e giornalismo, l’ha fornita l’ottimo Manuale di scrittura creativa (ormai introvabile), di Franco Gaudiano. Non si tratta di un espediente, ma della struttura narrativa del racconto giornalistico, basata sulle famose 5W: who, what, where, when, why.

Gaudiano ha svolto attività didattica in Italia e negli Usa e nel manuale racconta come il punto di partenza dei suoi corsi di scrittura, sia la definizione delle 5W, proprio come per un buon articolo giornalistico. Ecco come.

“Who” si riferisce al personaggio, al protagonista delle vicende raccontate. Se è vero che nei circoli letterari di una volta si discuteva su cosa fosse più importante sviluppare in una storia, la trama o il personaggio, oggi si tende ad identificare la trama proprio con il personaggio (come nel giornalismo d’inchiesta). Ed è giusto che sia così. È attraverso il personaggio, le sue motivazioni, ambizioni, problemi e aspirazioni, fatti e misfatti che si snoda il filo della trama. 

“What” si riferisce al “cosa succede”: l’incidente, l’avvenimento portante della trama o della notizia. nella cronaca come nell’invenzione narrativa, può trattarsi di un evento di ogni tipo. Spesso al what segue un climax, in cui si dipanano circostanze e dettagli rivelatori e/o di colore. 

“Where e when” corrispondono alle unità aristoteliche di luogo e di tempo. Si riferiscono all’ambientazione: alla località e al periodo storico, stagionale, ecc. in cui si svolge l?azione. Servono per definire e meglio caratterizzare una trama narrativa, un reportage o un’inchiesta inserendola in un preciso contesto sociale e spazio-temporale.

“Why” è una domanda che ogni autore dovrebbe porre a se stesso prima di impegnarsi. Una motivazione, il perché (e per chi) si scrive, dev’essere l’asse portante delle altre quattro “W”, in definitiva, la ragion d’essere di un testo: divertire, informare, spiegare, riassumere, polemizzare ecc. Solo una chiara, robusta motivazione può portare ad una buona conclusione. Nella narrativa e nel giornalismo, i lavori che lasciano traccia sono sempre incentrati sulle motivazioni dei loro autori.

Questa è l’idea portante di Gaudiano, che spiega anche perché gli Usa guidano un’industria culturale che determina gusti, mode e rende miliardi, oltre che prestigio internazionale. Diversamente dall’Italia, negli Usa la scrittura è parte integrante dei curriculum umanistico-letterario nei licei e nelle università. Non da ieri, ma dal 1922, quando fu inserita ufficialmente come materia d’esame nella facoltà d’inglese dell’Università dell’Iowa. E’ stato il primo passo verso lo sviluppo di un ramo didattico, imperniato sulla «scrittura come mezzo espressivo e veicolo di apprendimento attivo».
Come per la regola delle 5w, che passa per anglosassone, ma deriva dai latini, anche la formazione alla scrittura era praticata nell’antica Roma sotto il nome di ars rhetorica. Il suo modello dialettico nel De oratore di Cicerone non differiva, essenzialmente, da quello di un workshop letterario nell’America d’oggi.
Antonio Armentano & staff FM
Rif.: Franco Gaudiano, Manuale di scrittura creativa, Editrice Nord, 1994; Club degli editori, 1996; Zanichelli, 2000.

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