Come diventare giornalisti? Ecco tutte le informazioni essenziali per sapere come si diventa giornalisti.
Come diventare giornalisti? La risposta l’hanno data i direttori dei principali quotidiani convenuti a Roma per Le grandi lezioni del giornalismo, ed è questa: la molla diventare giornalisti è una curiosità inesauribile verso i fatti della vita.
Perché diventare giornalisti? Quasi sempre per dare senso alla curiosità, all’interesse spontaneo e profondo verso fatti e persone. Si può diventare giornalisti (o blogger), anche per il desiderio di condividere notizie e scoperte importanti, magari con l’idea di migliorare la società e qualche volta anche per un po’ di protagonismo.
Chiunque è libero di scrivere e pubblicare articoli dove, quando e come vuole, così come è garantito dalle libertà costituzionali di parola e d’opinione. Non occorrono né autorizzazioni preventive, nè iscrizioni all’Ordine dei Giornalisti (OdG). Per diventare giornalisti, per iniziare, basta un atto di volontà e con Internet è tutto straordinariamente facile.
Sul perché diventare giornalisti, nel bestseller Sempre meglio che lavorare, Luca Goldoni ha scritto che «a parità di bravura e di fortuna, il giornalista è avvantaggiato rispetto ad altre figure di professionisti: è più protagonista, più primadonna. Di un buon articolo, generalmente si parla di più che di una buona diagnosi, di una buona arringa, di un buon progetto di depuratore. “Sempre meglio che lavorare” è un modo blasé per dire qualcosa di molto più banale: che cioè ammazzarsi di lavoro provandoci gusto è meglio che ammazzarsi di lavoro e basta.»
Naturalmente, dopo l’emozione della prima pubblicazione, c’è chi continua pigramente per tutta la vita, e chi vuole diventare giornalista a tempo pieno. Vuole trasformare la sua passione in professione, magari anche ben pagata, visto che tra stipendi, presenze tv, libri, bestseller e bonus vari, molti giornalisti noti superano il mezzo milione l’anno.
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COME DIVENTARE GIORNALISTI PROFESSIONISTI
Per diventare giornalisti professionisti, sul piano delle formalità, occorre «esercitare in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista», dopo 18 mesi di praticantato in un giornale o dopo la frequenza biennale di una delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti (OdG), al costo medio di 10.000 euro l’anno, con l’esame finale.
Invece, chi svolge saltuariamente l’attività giornalistica e quindi scrive articoli giornalistici non in forma di professione esclusiva, può farlo liberamente, senza formalità. Oppure, se lo ritiene utile, può iscriversi all’OdG, nell’elenco dei giornalisti pubblicisti.
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COME E PERCHÉ DIVENTARE GIORNALISTI PUBBLICISTA
Quando l’attività giornalistica è costante ma non è l’occupazione principale, a tempo pieno, c’è la possibilità (non l’obbligo) di iscriversi nell’elenco dei giornalisti pubblicisti, presso l’OdG della propria regione. Questa iscrizione ha come vantaggio quello di poter fare da direttore responsabile di una pubblicazione periodica, non la certezza di pubblicare articoli retribuiti.
Per l’iscrizione nell’elenco dei giornalisti pubblicisti, occorre documentare all’OdG la pubblicazione regolare (mese dopo mese), retribuita (con ricevuta fiscale), di circa 70 articoli (numero variabile secondo regole regionali), su testate registrate presso il Tribunale Civile (Legge n. 69 del 3/02/1963). La retribuzione degli articoli pubblicati non può essere al di sotto della soglia limite dei 2.000 euro nel biennio (più 400 euro di ritenute d’acconto, per chi non ha Partita Iva).
I costi per diventare giornalisti pubblicisti
Il costo di iscrizione nell’elenco dei giornalisti pubblicisti dell’OdG varia intorno ai 400 euro, secondo la regione di appartenenza. Se la domanda viene accolta, il neo pubblicista è tenuto a versare la quota annuale di iscrizione all’Albo (100-150 euro l’anno, pena la cancellazione, come per tutti gli altri Albi professionali).
Sui vantaggi di essere un pubblicista iscritto all’Odg girano ancora vecchie dicerie, come quella di avere sconti e ingressi gratuiti. In realtà da molti anni i benefit che hanno un qualche valore economico (come gli ingressi gratuiti), sono concessi solo se il richiedente è referenziato da una testata o da un curriculum di articoli pubblicati, in tema.
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COME DIVENTARE GIORNALISTI? IN CONCLUSIONE…
Conclusioni? Come s’è detto all’inizio, chiunque è libero di scrivere e pubblicare articoli dove, quando e come vuole, gratis o a pagamento (v. guida gratuita), così come è garantito dalla Costituzione, nel rispetto di norme e leggi (v. manuale, gratuito). Ciò che serve non sono le autorizzazioni, ma tanta curiosità e una buona tecnica, da migliorare negli anni. In questo modo si possono cogliere soddisfazioni, sul piano umano e professionale.
Quindi, iniziare è facile e le soddisfazioni possono essere tante, proprio in questi anni in cui è tutto online e tutto è a portata di mano e… di pensiero.
Per chi entra nel giornalismo (ma anche foto/videogiornalismo), il piacere di viaggiare, di incontrare gente o di andare allo stadio diventa una forma di lavoro e il lavoro di scrivere, fotografare, pubblicare libri diventa piacere. Come dire che il lavoro è piacere e il piacere è lavoro, infatti i giornalisti esercitano l’attività fin che possono, non smettono certo con la pensione.
In poche attività come nel giornalismo è facile realizzare il sano principio «Fa’ ciò che ami. Ama ciò che fai», nel senso che lavoro, piacere, missione e divertimento si fondono, con il minimo di sforzo e il massimo di soddisfazioni.
Loredana Ferraris