Roma – Sono disponibili gli ultimi dati Istat sulla produzione e sulla lettura di libri in Italia.
Secondo l’Istat, nel 2012, oltre 26 milioni di persone di 6 anni e più dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista, per motivi non strettamente scolastici o professionali. Rispetto al 2011, la quota di lettori di libri rimane sostanzialmente stabile (46%).
In Italia, anche chi legge, legge poco: tra i lettori il 46% ha letto al massimo tre libri in 12 mesi, mentre i “lettori forti”, con 12 o più libri letti nello stesso lasso di tempo, sono soltanto il 14,5% del totale. La fascia di età nella quale si legge in assoluto di più è quella di 11-14 anni (60,8%).
Le donne leggono più degli uomini: nel corso dell’anno ha letto almeno un libro il 51,9% della popolazione femminile rispetto al 39,7% di quella maschile. La differenza di comportamento fra i generi comincia a manifestarsi già a partire dagli 11 anni e tende a ridursi solo dopo i 75.
Avere genitori lettori incoraggia la lettura: leggono libri il 77,4% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 39,7% di quelli i cui genitori non leggono.
Nel Nord e nel Centro del Paese legge oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (52,2%). Nel Sud e nelle Isole, invece, la quota di lettori scende al 34,2%, seppur con un lieve aumento rispetto al 2011.
Mentre nei comuni centro dell’area metropolitana la quota di lettori è pari al 53,3%, in quelli con meno di 2.000 abitanti scende al 41,5%.
Infine, una famiglia su dieci (10,2%) non possiede alcun libro in casa, il 63,6% ne ha al massimo 100.
Link al testo integrale: Istat – La produzione e la lettura di libri in Italia (Pdf, 1 mb).
A c. di Marisa Tarragoni & staff