Wired.it ha intervistato la scorsa settimana Antonio Tombolini, l’a.d. di Stealth, la piattaforma leader in Italia per la distribuzione di edizioni digitali
Libri in digitale
A proposito degli ebook, Tombolini ha dichiarato che: «L’area di lingua inglese è a uno stadio più avanzato e i paesi dell’Europa continentale hanno un gap di tre anni. Quelli di Europa orientale, Mediterraneo e Sudamerica sono ancora più indietro. Il boom di questo mercato è quindi dietro l’angolo, anche se qualcuno direbbe che è già in atto perché nel 2012 il business si è quintuplicato. Io ritengo che il grosso debba ancora accadere perché ci sono interi settori come la scuola o la manualistica in cui la digitalizzazione dei libri non è ancora iniziata».
Giornali in digitale
Alla domanda sulla sorte dei giornali stampati, Tombolini ha detto che «sono già morti perché l’economia della carta stampata non è più sostenibile. Tutti sappiamo che la stampa quotidiana è tutta sostanzialmente assistita e che ha delle rese spaventose (mediamente il 40% delle copie finisce al macero, ndr).
D’altra parte è vero che non c’è una soluzione pronta sul digitale in grado di risolvere i problemi degli editori tradizionali e questo crea degli scompensi. L’editoria digitale è in fase embrionale e richiede investimenti. Questo offre una grande opportunità per nuovi editori che non hanno i problemi del fardello cartaceo».
Link articolo completo: Simplicissimus, due milioni di euro per l’editoria digitale.
A.G. & staff