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Errori di comunicazione pubblica
- Agosto 2014
- Pubblicato da: FirstMaster Magazine
- Categoria: Comunicazione
Gran parte della comunicazione incide sull’inconscio e deve fare i conti con le sue regole. Per esempio, in questi giorni…
In questo giorni, il presidente del Consiglio è sotto attacco, dentro e fuori il suo partito. Come scrive Marco Venturini (esperto e consulente in comunicazione), «di solito, essendo un abile comunicatore, il premier riesce sempre a rispedire al mittente le accuse.
Spesso gira contro gli avversari gli attacchi al suo indirizzo usando esattamente gli stessi termini. Poi ha agito di impulso commettendo un grave errore, lo stesso che decretò la fine del Presidente americano Richard Nixon. Il 17 novembre del 1973, l’allora Presidente degli Stati Uniti Nixon cercò di allontanare i dubbi sul suo coinvolgimento in uno scandalo di spionaggio politico, il Watergate, pronunciando una frase che sarebbe passata alla storia: “non sono un imbroglione”.
Questa dichiarazione rimbalzò su tutti i media e l’opinione pubblica si fece un’idea negativa del Presidente: quella di un imbroglione. Gli psicologi, come chi si occupa di comunicazione e costruzione del consenso sanno bene che l’inconscio non riconosce le negazioni (come i “no” e i “non”). Per la nostra parte più profonda, quella dalla quale provengono le emozioni, le impressioni e la maggior parte delle decisioni – come il voto – una frase di questo tipo equivale all’affermazione: “sono un imbroglione”. Per questo molti politici preparati parlano solo in termini positivi.
Leggi tutto su Renzi in comunicazione sta commettendo l’errore di Nixon.
G.P. & staff FirstMaster Magazine