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Giornalisti e blogger, un confronto in cronaca

LVMH-marchi

Vale più la professionalità o l’indipendenza di chi fa informazione? La domanda torna spontanea quando un fatto di cronaca ripropone il confronto.

La scorsa settimana un importante fatto di cronaca è stato diffuso dai blog e da un giornale satirico, ma contemporaneamente è stato ignorato dalle redazioni più blasonate, per non irritare un potente e per non perdere la sua pubblicità.
Italia? No, Francia. Dove il famoso Bernard Arnault (Gruppo Lvmh, un polo della moda e del lusso), per un’evasione da un miliardo di euro ha beccato una super multa da 400 milioni di euro, comminata dal fisco francese. 
Chi ha nascosto la notizia? Il primo quotidiano economico francese, Les Echos, di proprietà di Arnault, poi il primo quotidiano popolare parigino, Le Parisien, sempre di Arnault.
Anche il primo quotidiano nazionale, Le Figaro, ha ignorato la notizia, “forse” perché ogni giorno pubblica una doppia pagina pubblicitaria del Gruppo Lvmh e altre pagine ogni settimana anche i supplementi Figaro Magazine e Madame Figaro.
Fatto è che con la pubblicità dei suoi cento marchi, Lvmh è un grande finanziatore per quasi tutta la stampa francese, da Le Monde a L’Observateur, da L’Express a Libération (di sinistra) a L’Opinion (di destra). Chi si salva, alla fine? Tutta la serie B e C del giornalismo.
«Vive la France!». Ma noi non stiamo meglio.
Gianni Todini & staff FM

 

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