Una lunga intervista tra esperti di editoria libraria fa il punto della situazione sugli ebook.
Ecco i passi dell’intervista, Michael Tamblyn, presidente e Chief Content Officer di Kobo, intervistato a Alessandro Magno, per ilLibrario.it.
Magno – Secondo numerose ricerche le vendite di ereader a livello globale rallentano, e nel medio periodo l’ereader stesso, perlomeno per come lo conosciamo oggi, potrebbe essere una tecnologia “di transizione”, se non in declino. In effetti, la maggior parte degli utenti preferisce portare sempre con sé un solo device multifunzione, come il tablet. Il problema per l’industria del libro è che con l’ereader si possono leggere solo gli ebook, con un tablet si possono fare mille altre cose e gli ebook rappresentano solo una piccola parte dell’offerta, e devono competere per il tempo dell’utente con video e film, musica, news, giochi, social media e molte altre tipologie di app. Peraltro, lo strumento multifunzione che più di tutti si sta imponendo è lo smartphone, non il tablet, visto che anche quest’ultimo cresce molto meno di quanto si ipotizzava solo pochi anni fa. Il problema è che lo smartphone a molti non sembra essere un device ottimale per la lettura degli ebook. In sintesi, questa evoluzione dello scenario tecnologico secondo lei può danneggiare la diffusione degli ebook nel medio periodo?
Tamblyn – Se da una parte guardiamo il mercato ereader e dall’altra il mercato dei device multifunzione (smartphone, phablet, tablet…) vediamo che l’ereader attrae i lettori forti: quelli che hanno l’esperienza di lettura dei libri al centro della loro vita e che leggono, ad esempio, due libri a settimana.
Magno – Per questi lettori lei pensa che l’ereader sia una tecnologia destinata a rimanere viva, almeno nel medio termine, e magari in attesa di ulteriori innovazioni tecnologiche nella lettura digitale?
Tamblyn – Sì. Allo stesso modo di chi è appassionato di musica, e investe in impianti stereo ad alta fedeltà, o di chi è appassionato di sport, e investe in attrezzature specializzate, chi ama i libri e li usa molto cerca la migliore esperienza di lettura possibile.
Magno – Andando ad un’altra area del mercato ebook, una cosa che non ha funzionato granché finora, in termini di attenzione e acquisti da parte dei lettori in tutto il mondo, sono gli enhanced ebook rivolti al pubblico adulto, ovvero gli ebook arricchiti. Non è strano che anche sui tablet – dove, a differenza dell’ereader, è possibile ascoltare musica, vedere video, visualizzare mappe interattive, etc – la maggior parte dei lettori preferisca comunque acquistare e leggere e-book che, per la maggior parte, sono costituiti solo da testo, e che quindi non sfruttano le potenzialità multimediali del mezzo? È qualcosa che potrà cambiare, nel medio periodo?
Tamblyn – Una cosa che sicuramente non ha avuto successo sono stati i tentativi di prendere un testo, ad esempio un romanzo scritto in maniera tradizionale, e aggiungere a quel testo elementi di interattività.
Gli enhanced ebook potrebbero essere interessanti solo se fossero pensati fin dall’inizio, utilizzando le potenzialità del mezzo. Ma la verità è che non abbiamo ancora visto un enhanced digital bestseller, forse perché nessun autore di rilievo ha provato a creare un’opera utilizzando tutte le potenzialità dei nuovi strumenti. Ma non è detto che questo non accada nei prossimi anni. In fondo, siamo davvero all’inizio della rivoluzione digitale in questo mercato, e tutti gli scrittori attuali sono precedenti alla diffusione dell’ebook. Fra qualche anno, quando le nuove generazioni di scrittori saranno “native digitali”, vedremo come utilizzeranno lo strumento. In fondo, per fare un paragone, le prime automobili assomigliavano moltissimo alle carrozze da cavallo, e ci vollero diversi anni perché prendessero una forma autonoma.
A c. di Maria Cenacolo
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