Non basta una grande notizia per scrivere un grande articolo.
Le notizie non bastano più, sono una materia prima tanto inflazionata quanto maltrattata, anche per la facilità con la quale arriva al giornalista e riparte pubblicata. Il futuro del giornalismo che rende qualcosa (lettori e soldi) è nella di qualità. E’ nella selezione e nella trasformazione accurata dell’informazione da materia prima, grezza, a prodotto finito, utile e di qualche valore.
A partire da queste considerazioni, il noto giornalista Luciano Santilli (Capital) ha pubblicato Grammatica del giornalismo. Come si scrive per i media, un manuale di giornalismo uscito con l’editore fiorentino goWare «per giovani che hanno sempre meno maestri in questa professione».
«Praticanti e aspiranti giornalisti si accorgono presto che saper scrivere per un giornale, o per altri media, non è dote innata. Ieri come oggi bisogna seguire regole talvolta minuziose e qualche piccolo trucco per farsi meglio capire e per trasformare un testo, in cui ciascuno mette creatività, letture, studi e fiuto in quell’informazione precisa, incisiva, che distingue chi sa scrivere da chi… scrive».
Paola Santacroce