Se vuoi migliorare la costruzione dei tuoi personaggi, le descrizioni ambientali, i piani narrativi, le tecniche di suspense e i colpi di scena, analizza i quattro bestseller consigliati da uno scrittore di successo: Cristopher Bollen.
Per la promozione del suo ultimo lavoro, Orient (Bollati Boringhieri), Cristopher Bollen è stato ospite a “Tempo di Libri” (8-12 marzo, Milano) e su La Lettura (4 marzo), dove racconta i suoi autori più formativi: «dopotutto, da che cosa nasce il desiderio di diventare scrittore se non dall’avere sperimentato cosa significhi venire inchiodato dalla forza di un libro e dal desiderio di suscitare la stessa reazione nei tuoi lettori?». In altre parole, chi è stato tanto affascinato dalla lettura, a sua volta vorrà affascinare con la scrittura, vorrà provare il potere della parola.
Poi racconta, con modestia: «quando lavoro a un romanzo leggo moltissimo. Nulla che per argomento o struttura si avvicini troppo a ciò che sto scrivendo, ma nei momenti di blocco correvo in libreria (o mi tuffavo tra le pile di tascabili intorno alla mia scrivania) in cerca di ispirazione.»
A conferma, cita una serie di libri fondamentali per la sua formazione di scrittore, e di questi, io ne ho scelti quattro, che mi prometto di leggere e rileggere perché centrano gli elementi più importanti della costruzione narrativa: le descrizioni ambientali, i livelli narrativi, la suspense, i colpi di scena, la costruzione dei personaggi.
1 – Per le descrizioni ambientali
Willa Cather, La mia Antonia: mi colpisce come Willa Cather riesca qui a evocare il paesaggio, gli odori, i costumi e i conflitti della prateria del Nebraska in maniera così piena e convincente. È come se il lettore diventasse pioniere insieme ai personaggi. Le descrizioni del tempo e delle stagioni, in particolare, sono mozzafiato. Non mi viene in mente nessun altro autore capace di rendere la sua ambientazione con altrettanta intensità— tanto che persino i momenti più forti del testo si mescolano perfettamente all’ambiente.
2 – Per i piani narrativi
A sangue freddo, di Truman Capote: è un capolavoro, costruito come un orologio a cucù, con un guscio bucolico, innocente, che nasconde un meccanismo dal ticchettio spietato. In particolare ammiro come in questa crime story Capote riesca a gestire i tanti livelli narrativi: gli abitanti terrorizzati di Holcomb, Texas; la caccia disperata della polizia agli assalitori; la terrificante odissea verso il nulla di Perry e Dick.
3 – Per la suspense e i colpi di scena
Agatha Christie, Assassinio sull’Orient Express: nessuno sa costruire un puzzle come la Regina del Crimine. È sorprendente come sia riuscita a pubblicare settantotto romanzi, trovando sempre un nuovo colpo di scena, un colpevole improbabile, e il modo di disorientare il lettore.
4 – Per la costruzione dei personaggi
Alan Hollinghurst, La biblioteca della piscina: ogni scrittore, nell’introdurre un nuovo personaggio, affronta una sfida: come descrivere questa persona in maniera autentica? Trovare modi interessanti di ritrarre gli esseri umani può essere di per sé un lavoro a tempo pieno. Ma se cercate un autore geniale nel ritrarre i corpi — l’ombra, il sudore, il modo di muoversi — Hollinghurst è la persona giusta. Rende ogni forma umana come un pittore, con estrema cura, pennellata dopo pennellata. Ed è altrettanto straordinario nel descrivere i meccanismi mentali.
Cosa posso aggiungere alle indicazioni di Bollen (come mi chiede FirstMaster)? Posso suggerire il libro di Filippo D’Angelo, “Troppe puttane! Troppo canottaggio! Da Balzac a Proust, consigli ai giovani scrittori dai maestri della letteratura francese” (Minimum Fax). Il titolo è decisamente infelice, ma a parte questo, è una lettura utile. Infatti, D’Angelo raccoglie i consigli di sette grandi scrittori francesi: Balzac, Baudelaire, Flaubert, Gide, Maupassant, Proust e Zola dispersi nelle opere e nelle loro corrispondenze private. Nonostante siano passate molte generazioni dai loro tempi, si può vedere come certi meccanismi dei lettori (e degli editori!) non siano cambiati. Non sono cambiati perché l’arte della scrittura è da sempre e per sempre «l’arte di avere ai propri ordini ogni parola della lingua, di conoscere i loro pesi, colori, suoni, associazioni, e fare così in modo che suggeriscano più di quanto dicono»*.
A c. Mariapia Piano e staff FM
Info
– Christopher Bollen è nato il 26 novembre 1975 in Ohio. Vive a New York. Autore di Lightning People e The Destroyers, scrive per Interview, GQ, New York Times. Bollen è stato alla fiera internazionale dell’editoria “Tempo di Libri” (Milano), sabato 10 marzo, con Ranieri Polese. Il giorno prima è stato al “Circolo dei lettori” di Torino, con Andrea Bajani.
– Orient (Bollati Boringhieri), è un lungo racconto di circa 700 pagine, che sta «a metà fra il thriller classico e una ricerca letteraria».
* Citazione da “Consigli a un aspirante scrittore”, di Virginia Woolf.