Sono sette i plot alla base di migliaia di best seller, con elementi di storytelling validi per libri, cinema e tv. Ora, scegli il tuo plot preferito e accetta la sfida di Fiction Square.
Una serie di fattori ha contribuito a sviluppare nuovi studi sullo storytelling, la disciplina che usa i principi della retorica e della narratologia per coinvolgere il pubblico. A differenza della critica letteraria, lo storytelling ricerca formule e percorsi più accessibili per raggiungere il successo. Per questo motivo, è la teoria dello storytelling che ci ha fornito le sette strutture più solide sulle quali costruire un plot per un racconto, un romanzo, un file o un breve video per YouTube.
Certo, questi plot sono solo un contesto, sono una guida per scegliere l’ambiente narrativo che ti trova a tuo agio. Poi, la differenza tra un risultato di successo e un risultato banale lo fa la ricchezza psicologica dei personaggi, la qualità dei dialoghi, l’originalità delle dinamiche, l’originalità dello sviluppo.
Alcuni ambienti narrativi sono orientati al puro intrattenimento dei lettori. Altri, sono un piacevole sostitutivo di esperienze emotive lontane da quotidiano comune. Altri ancora, offrono esperienze catartiche: identificazione-tensione-rilassamento.
Quanto ai finali, il lieto fine è l’elemento gratificante per eccellenza, in proporzione all’identificazione del lettore con i protagonisti. Più critico, il finale drammatico può risultare altrettanto apprezzato se al lettore è data la possibilità di interrompere l’identificazione e sentirsi salvo. Molto emozionato, ma compiaciuto di essere estraneo alla tragedia alla quale ha “partecipato”.
A questo punto, ecco la descrizione dei 7 plot fondamentali.
1° elemento: conflitto
L’elemento base è che c’è un conflitto tra due soggetti, tra due entità chiaramente definite, come buoni contro cattivi, poliziotti contro criminali, onesti contro disonesti, uomini… contro donne. Il compito dello scrittore è di fare in modo che le due parti siano ben caratterizzate. Generalmente, una parte è più vicina alla prospettiva o alla simpatia dello scrittore. Il malvagio potrebbe non essere una persona, e potrebbe essere un’entità governativa, un mostro o un esercito. Alla fine, il fattore più importante è la carica emotiva che il malvagio è in grado di suscitare nel lettore.
2° elemento: trasformazione
Questa è la storia della crescita personale del personaggio principale, gratificante per i lettori che si possono immedesimare. Sia che si tratti di una crisi di mezza età, di una storia romantica o di una ricerca per trovare se stessi, il personaggio principale è sottoposto a un periodo di apprendimento e di trasformazione. Per questo motivo, qualunque sia il tipo di vicenda narrata, il lettore deve essere in grado di identificarsi con un personaggio rappresentativo o al quale può ambire. Quanto più gli elementi della storia sono “universali” tanto più saranno numerosi i lettori, nel tempo.
3° elemento: famiglia.
Molti grandi libri trattano di una famiglia in una situazione drammatica o conflittuale, come una morte prematura, un divorzio o un litigio tra fratello e sorella. Essenzialmente, l’elemento base è che la famiglia ha un problema che svela personalità, risorse inaspettate, debolezze. Conflitti e soluzioni, equivoci, sorprese e suspance in cui molti lettori possono identificarsi.
4° elemento: segretezza.
Una forte leva di coinvolgimento ha come base la segretezza di un’organizzazione o di fatti complessi, sie nella forma di cospirazione segreta contro un grande potere, sia nella forma di disvelamento di organizzazioni o fatti segreti. E’ premiante un’idea originale di disvelamento di realtà segretissime (come per il Codice Da Vinci) o una che non sia stata sfruttata molto (come per la mafia cinese).
5° elemento: suspense.
La ragione per cui i libri di suspense vendono molto è dovuta ad un attento sviluppo della trama che costringe il lettore a girare la pagina e vedere cosa succede dopo. Se stai tentando di scrivere un romanzo di suspense, vedi come i maestri del genere attirano il lettore e mantengono alta la tensione (John Grisham, per esempio).
6° elemento: romanticismo
Le storie d’amore e attirano da sempre un grande pubblico, si sa. Oggi ne esistono decine di declinazioni e sottogeneri che quasi sempre mantengono una struttura di base comune: una storia d’amore con colpi di scena, contrasti e intrighi. Il finale? Un lieto fine il più possibile gratificante per chi si è identificato nei personaggi.
7° elemento: ingiustizia.
Gran parte dei lettori si identifica in storie di ingiustizia e di rivalsa. Attraverso i personaggi della storia, gradiscono proiettare un vissuto personale di ingiustizia e vederlo risolvere con un lieto fine. Come nel romanzo che tutti conoscono, Il conte di Montecristo, la prima parte carica il lettore di un forte desiderio di rivalsa, soddisfatto nella seconda parte del romanzo.
Come s’è detto all’inizio, la differenza tra risultato banale ed un bestseller lo fa la ricchezza psicologica dei personaggi, l’originalità delle dinamiche, l’imprevedibilità dello sviluppo.
Mettiti alla prova
Prova a tratteggiare una storia che rientri in uno dei plot, costruita sui cinque punti fermi, casuali, forniti dalla tabella sotto.
A.R., C.T.
Esercitazione stratta dai corsi FirstMaster