Quali sono i siti d’informazione più letti dagli italiani? Non il Corriere e non Repubblica, ma…
Incredibile ma vero: se non ci facciamo abbagliare dai soliti numeri, scopriamo che una classifica dei siti d’informazione non vede i grandi quotidiani ai primi posti. Scopriamo che i siti letti più spesso e più a fondo dai lettori non sono quelli del Corriere, di Repubblica o della Gazzetta.
Siti d’informazione: chi è il più letto?
Il sito più letto è quello di Libero, seguito da Tiscali e da Virgilio. Un lettore di Libero.it (nulla in comune con il quotidiano fondato da Feltri), in un mese legge in media 23,4 pagine contro 7,7 del Corriere della Sera (v. tabella sotto).
Gli editori dovrebbero riflettere sul fatto che persino l’ex sito commerciale di Fastweb, convertito a fornitore di notizie, è al quarto posto in classifica, mentre Corriere della Sera è solo all’8° e Repubblica è addirittura al 10°.
Sono dati che confermano quanto ipotizzato nell’articolo precedente (Siti d’informazione: chi ha più lettori?), dove ipotizzavamo una correlazione tra bassa posizione in classifica e scaletta tematica dettata dalla proprietà e dalla politica, non dai feedback dei lettori.
In breve, l’insistenza dei quotidiani nazionali su un mix tematico mai stato eccellente nella sua storia e nei suoi numeri, oggi è perdente rispetto siti che mettono gli interessi e le curiosità del pubblico come criterio di scelta e di rilevanza delle notizie.
Le nuove testate online d’informazione hanno vinto la competizione con corazzate storiche del giornalismo perché sono molto più orientate al lettore. Sono nettamente reader-oriented.
La tabella che segue è una nostra riclassificazione di dati forniti da Audiweb (2013), come nostra è colonna a destra (pagine per utenti). Il numero di pagine lette da ogni utente unico è il risultato della divisione tra pagine e utenti. Precisazione banale, ma serve per capire al volo l’altalena di numeri, e perché Fanpage è ultimo, pur avendo il doppio dei lettori di Lettera43 ed anche più pagine viste.
Uno sguardo in profondità
Chiediamoci se queste medie statistiche ci danno una rappresentazione utile della realtà, visto che nessun sito può vantare 30 pagine al mese, e questo non corrisponde all’esperienza comune del passaggio quotidiano su un sito d’informazione.
L’esperienza comune è che la maggior parte delle persone che lavora al computer si collega almeno una volta al giorno su un sito d’informazione. Altri si collegano tramite smartphone 2-3 volte al giorno, nei tempi di attesa o di pausa.
Visto che Audiweb non fornisce statistiche utili a fini editoriali (per esempio fornendo un fattore di dispersione), perché serve ai pubblicitari per determinare il valore commerciale dei banner, proviamo a ricavare dei dati più significativi, applicando il principio di Pareto, quello che afferma che la maggior parte degli effetti (l’80%) è tendenzialmente dovuta ad un numero ristretto di cause (il 20%), sui grandi numeri. Il principio di Pareto è noto anche come “legge 80/20”: il 20% delle persone è causa dell’80% di un fenomeno.
Per il primo in classifica, per Libero.it, questo significa che 628.000 utenti fidelizzati leggono 94 pagine al mese, cioè mediamente 3 al giorno. E questo è un dato credibile per una ristretta minoranza di lettori fidelizzati.
Con lo stesso metodo, si ha che i 290.000 lettori fidelizzati di Repubblica leggono mediamente 36 pagine al mese, solo 1,2 al giorno.
Detto questo, chi è interessato, ora può scoprire lo zoccolo duro di uno dei siti della nostra classifica o del proprio sito.
Claudio Torrella, Antonello Ruggieri
Articolo collegato: Siti d’informazione: chi ha più lettori?