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I media tedeschi scendono al 40% di credibilità

Berlino

I noti fatti della notte di Capodanno hanno rivelato un’autocensura che i tedeschi non immaginavano nei loro mezzi d’informazione. Oggi l’imbarazzo è grande, e si contano i danni.

La notizia delle violenze di gruppi organizzati, ai danni delle donne, è arrivata al pubblico da tv e giornali solo 5 giorni dopo i fatti (come in Italia, d’altra parte). Tanta è stata l’omertà e la difficoltà di sciogliere le implicazioni politiche dei fatti, dato che i branchi erano composti da extracomunitari.

Ora si contano i danni: se alla vigilia di Capodanno il 75% dei tedeschi si fidava dei mezzi d’informazione, dopo, la percentuale è scesa quasi della metà, al 40%.
A Colonia, come a Berlino, ad attendere l’ultimo dell’anno c’erano centinaia di migliaia di persone in festa, anche giornalisti,ma quello che succedeva l’hanno raccontato i blogger. Un motivo in più perché i giovani tedeschi, come altrove, preferiscono informarsi più con notizie di sconosciuti su un blog, che da professionisti su un quotidiano nazionale. 

Certo, nonostante la caduta di credibilità, quotidiani e riviste in Germania stanno meglio che altrove. Il Bild Zeitung vende quasi quanto tutti i quotidiani italiani messi insieme, e un settimanale d’opinione come Der Spiegel, anche se un tempo vendeva oltre un milione di copie, oggi è ancora sopra le 800 mila copie. Numeri da sogno per le nostre riviste, però il calo rimane lento e continuo per tutti, mentre scende anche la pubblicità.
Nico Di Stefano e staff FM

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