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Wattpad, la maggiore community di narrativa free del mondo, cambierà le abitudini di lettori e scrittori anche in Italia. Quando? Al via le previsioni.
Wattpad è la maggiore comunità letteraria al mondo, con 27 milioni di lettori registrati, 50 milioni di testi finora caricati e 2 milioni di autori, 200.000 nuovi upload giornalieri. Com’è stato possibile?
Ancora una volta, il segreto di tanto successo è in due parole, sconosciute prima di Internet: piattaforma abilitante. Cioè un sistema online automatico che permette soddisfare bisogni complementari, meglio se gratis (come eBay e altri), fino a quel momento disgregati e/o non soddisfatti al massimo delle tecnologie possibili.
Per mettere in moto la piattaforma, i fondatori di Wattpad, Allen Lau e Ivan Yuen, hanno iniziato a raccogliere gratuitamente i lavori brevi di migliaia di autori (quasi tutti sconosciuti), per metterli a disposizione di centinaia di migliaia di lettori, gratuitamente.
Aperto a novembre 2006, già tre mesi dopo Wattpad offriva agli utenti mobili ben 17.000 libri elettronici (presi da Project Gutenberg). Superata la fase di initial deploiment hanno iniziato a monetizzare il traffico con vari investitori. Traffico che oggi è di 25 milioni di visitatori al mese, in maggioranza da smartphone.
Il “trucco” di Wattpad
Come tenere stretta questa enorme comunità? Il problema è stato risolto come hanno fatto i quotidiani dell’800, che per vendere tutti i giorni, per fidelizzare i lettori, pubblicavano a puntate i romanzi. Così Wattpad offre i racconti a piccoli capitoli (massimo dieci pagine alla volta).A questo proposito, in un’intervista Lau ha ricordato un episodio significativo. Nel 1841 un nugolo di fan di Charles Dickens mise a soqquadro il porto di New York in attesa della nave che portava gli ultimi capitoli della “Bottega dell’antiquariato”. Non resistevano alla voglia di sapere che fine avevano fatto i protagonisti. Oggi basta chiederlo online all’autore su Wattpad, e se non si è contenti del finale, si prova a fargli cambiare idea.
Tutto questo negli Stati Uniti. E in Italia?
Wattpad è già tradotto in italiano, ma c’è poca roba rispetto la marea in inglese. Parlando con Claudio Torrella (il “super esperto” direttore di FirstMaster), abbiamo scommesso che ci vogliano almeno tre anni pieni perché Wattpad faccia sentire il suo effetto nell’ambiente degli scrittori nostrani. Mi ha parlato di “curva di adozione” “periodo di latenza” e altro. Ma per farla breve, la previsione, anzi, la scommessa è per dicembre 2017 e il consiglio è : «chi è interessato, si prepari al boom».
Katia Paladino & staff FirstMaster
Leggi anche: “Wattpad: come migliorare un romanzo con l’aiuto dei lettori“.
Autore:Magazine FM
1 commento
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Ebook e ‘Self Publishing’: pro e contro del fenomeno.
“… c’è anche il lato negativo di questa entusiasmante novità: un fattore che rischia di penalizzare, e non poco, tutta la categoria dei Self-Publisher. Mi riferisco alle molte opere auto pubblicate scritte in un italiano che lascia molto a desiderare, con frasi sgrammaticate e senza alcun rispetto per la consecutio temporum; in altri casi vi sono errori di battitura e di impaginazione e ancora le storie sono narrate in modo sciatto o addirittura ripropongono trame già ampiamente utilizzate da altri autori.
Nulla di nuovo sotto il sole, infatti, anche i romanzi pubblicati in formato cartaceo o e-book da blasonate case editrici brillano per gli stessi pacchiani errori. Ed è proprio per i pacchiani errori commessi dall’editoria tradizionale che mi ero illusa di trovare un salto di qualità nelle fila dei Self-Publisher: una maggiore attenzione nei confronti dei loro scritti e soprattutto verso i loro futuri lettori. Da lettrice, avevo salutato i Self-Publisher con gioia e speranza, pensando che dopo tanta editoria, frutto spesso di amicizie e di salotti bene, finalmente era arrivato anche in Italia un vento nuovo che avrebbe consentito agli scrittori “senza santi in paradiso” di pubblicare le loro opere; opere che in molti casi hanno significato per gli autori grandi sacrifici, a volte anche economici, o più semplicemente la rinuncia a sonno e vita sociale.
Ma dopo aver preso qualche sonora fregatura, ora sono decisamente più attenta e prima di acquistare o leggere un romanzo di un autore Indie tendo a chiedere informazioni ad amiche e amici. E’ bene precisare, però, che in mezzo a tanta robaccia, ci sono anche opere di valore, ben scritte con una trama e un plot che nulla hanno da invidiare a scrittori che appartengono alle scuderie di titolati editori.”
Marinella Zetti, FQ 9/9/14