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Dieci motivi per cui gli autori di self publishing avranno il 50% del mercato ebook
- Ottobre 2014
- Pubblicato da: FirstMaster Magazine
- Categoria: Editoria
Sul New York Times, Mark Coker, fondatore di Smashwords, piattaforma di self publishing, ha elencato dieci motivi per cui l’autopubblicazione online, tra cinque anni avrà la metà del mercato editoriale digitale. A leggerli suonano tutti convincenti e condivisibili. Eccoli tradotti.
1) Declino del libro cartaceo – I lettori migreranno progressivamente dal cartaceo all’ebook. I vantaggi di un ereader o di un tablet sono diversi: minor costo delle opere, facilità di selezionare e comprare online, la comodità di portarsi un’intera libreria in tasca.
2) Scomparsa delle librerie tradizionali – Sta già avvenendo: le piccole librerie scompaiono, dopo aver perso il confronto con la concorrenza degli store digitali e delle grandi catene. Un vero peccato. Del resto il libraio è un mestiere che ha perso progressivamente valore e autorevolezza: la vetrina è sempre più allestita dalle esigenze di vendita (best seller) e sempre meno dal gusto e dalla cultura dell’individuo.
3) Gli editori perderanno forza (contrattuale) agli occhi degli autori – Grazie al self publishing, gli autori saranno sempre più editori di loro stessi. Magari i guadagni sono minori, ma un autore non sarà costretto a piegarsi alla forbice, a volte davvero spietata, di un editor. Ricordiamo Raymond Carver: dovette accettare tagli anche del 50% sull’originale dei suoi racconti ad opera dell’editore Gordon Lish. Oggi quegli stessi racconti sono finalmente pubblicati in versione integrale. Ma il loro autore è morto.
4) La qualità delle pubblicazioni online migliora – Chi pensa che pubblicare un ebook tramite il self publishing significhi semplicemente caricare un file di testo, è fuori strada. Anche per le edizioni digitali la qualità conta: scelta di una copertina convincente, formattazione che faciliti la lettura e cura dell’editing sono ingredienti sempre più presenti nelle opere online.
5) Il self publishing non è più la pecora nera dell’editoria – Se un tempo gli autori self erano bollati come la serie B della categoria, gente che non ce l’aveva fatta e quindi aveva ripiegato sul digitale, oggi sono autori e basta. Anzi, sempre più scrittori affermati decidono di pubblicare autonomamente sulle piattaforme di self publishing la versione digitale di opere di cui i grandi editori possiedono i diritti solo per il formato cartaceo.
6) Il mercato del self publishing esploderà – Sta già avvenendo. In Islanda il 10% della popolazione ha scritto un romanzo; in Italia, se è vero che siamo tutti ct della nazionale, è anche vero che abbiamo tutti un romanzo nel cassetto. E ora, con Internet, possiamo inserirlo nella grande libreria digitale. Agli utenti l’ardua sentenza.
7) Gli autori self e le prossime generazioni – La prossima generazione di autori vedrà negli attuali che devono a Internet il loro successo – vedi Hugh Howey e il suo Wool – un modello da seguire. Quindi, è probabile che in futuro gli autori self siano sempre di più.
8) Gli autori stanno scoprendo le gioie del self publishing – Come dicevamo prima, niente tagli o cambiamenti di plot imposti dagli editori, tempi tra stesura e pubblicazione accorciati, contatto diretto tramite i social network con i propri lettori: i vantaggi dell’autopubblicazione sono tanti e sempre più autori se ne stanno rendendo conto.
9) Ai lettori non interessa la forma (casa editrice) ma il contenuto (romanzo) – Nell’era dei maker, il brand ha minor peso. Un bel libro, dalla copertina elegante, ha un forte potere di attrazione, vero, ma non è un’arma abbastanza persuasiva con cui i grandi editori possano convincere il pubblico a non comprare eBook a minor prezzo.
10) Rapporti tra editori e autori sempre più compromessi – Tramite Internet e il self publishing, gli autori possono finalmente superare il complesso di Edipo che hanno sempre avuto nei confronti degli editori. Spezzate le catene della dipendenza economica, cosa potrà tenerli insieme?
Alberto Grandi, su Wired Italia.
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Autore:Magazine FM
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C’è una cosa importante che manca: leggere un libro su un e-reader da più possibilità che su carta. Nonostante gli ebook siano ancora molto poveri rispetto quello che potrebbero dare al lettore, gli e-reader ti accompagnano nella lettura come la bella carta non può fare.