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Self-editing: gli 8 errori che rovinano i tuoi romanzi

Fai self-editing, prima di presentare il tuo romanzo a editori e lettori. Usa questa check list di self-editing e vedi subito come migliorare il tuo romanzo.

Self-editing n. 1 – La storia inizia con una scena d’azione?

Editori, agenti giudicano un racconto dalle prime pagine. Se l’inizio è debole neanche proseguono. Anche per i lettori vale la regola di coinvolgerli subito, con un inizio intrigante. Questa regole è un’estensione di un famoso principio (ironico) di Raymond Chandler: «quando le cose rallentano, fai entrare un uomo con una pistola». Per spingere il lettore a leggere la pagina 2, dagli qualcosa di consistente a pagina 1: conflitto, rischio, difficoltà, paura. Usa un flashback, se necessario. Ma nel capitolo 1, metti scena il meglio che puoi.
Per l’esigenza di attirare subito l’attenzione del pubblico, questa pratica è sempre più diffusa in film e telefilm. Infatti, invece di introdurre gradualmente la storia e l’ambientazione, iniziano con un fatto eclatante, originale. Puoi adottare questa tecnica anche in fase di revisione, ti basta pescare dal cuore del racconto l’evento centrale o il passaggio più sorprendente del racconto. Il film Woman in red, (La signora in rosso) inizia con il protagonista seminudo sul cornicione di un palazzo che si chiede com’era potuto finire in quella situazione. In pratica il protagonista imbecca lo spettatore e parte il divertente flashback con la seducente Kelly LeBrock.

Self-editing n. 2 – Conosci bene l’ambiente in cui si svolge la storia? E il carattere dei tuoi personaggi principali?

Non inventare ambienti e personaggi di cui sai poco. Molto meglio attenerti a ciò che conosci bene, soprattutto se sei agli inizi. Scrivere di ciò che conosci è una regola di buon senso, con la quale non solo eviti il ridicolo, ma sei in grado di arricchire il racconto di dettagli che rendono ogni cosa più realistica e vivida. Sono molti gli scrittori di successo che hanno visitato veramente i luoghi dei loro ambientazioni (oggi si può fare un po’ con Google Maps, ma non è la stessa cosa). Come anche gli autori che hanno studiato a fondo dei periodi storici, prima di scrivere, traendone anche nuove ispirazioni. Uno stesso impegno rende bene anche per la psicologia dei personaggi: o la conosci per esperienza diretta o devi studiarla.

Self-editing n. 3 – Hai pianificato tutta la trama prima di iniziare?

Se non pianifichi tutta la trama, rischi di dover inserire nella storia nuovi elementi e personaggi solo quando e perché devi risolvere i problemi del protagonista. Per non deludere il pubblico, le soluzioni e i punti di svolta devono essere preparati nei primi capitoli. Il pubblico deve avere il quadro completo della situazione, senza che questo ti limiti in esclude sorprese e suspense. Ricorda come nei romanzi e film di James Bond le nuove armi segrete sono sempre presentate al pubblico prima che l’azione inizi, con l’artificio che sia lo scienziato Mister Q a spiegarle a Bond (vedi il divertente “Every James Bond gadget ” https://youtube.com/yGCGWb6nt_c).

Self-editing n. 4 – Hai progettato la conclusione, prima di iniziare?

La debolezza principale di molte storie è l’illogico e deludente conclusione che il lettore sperimenta alla fine. Non è sufficiente situazioni intriganti e applicare tutte le altre buone regole di scrittura, se poi non hai un finale che mantiene le aspettative che hai saputo creare nei capitoli precedenti. Evita ogni improvvisazione ed evita che la stanchezza che avrai a fine lavoro ti facciano rovinare il romanzo.

Self-editing n. 5 – Il protagonista ha una forte motivazione personale?

Più stringente è il coinvolgimento del protagonista nella storia, meglio è. Il pericolo che incombe sulla sua vita o su quella dei suoi cari, dei suoi amici o dei suoi ideali non gli consentono di restare inerte e permettere Qualunque sia il conflitto, il protagonista deve andare incontro a qualcosa di terribile, se perde. Questa è l’essenza.

Self-editing n. 6 – Il protagonista affronta problemi e difficoltà crescenti?

Dai un degno antagonista al tuo protagonista e fai che le cose sembrino inizialmente senza speranza. Non cercare facili soluzioni. Più dura è l’opposizione, più ogni cosa si accanisce contro il protagonista, più la storia può essere avvincente.

Self-editing n. 7 – Il tuo protagonista agisce da vero protagonista?

Il buon racconto è di solito quello in cui il protagonista prende una serie di decisioni per raggiungere un obiettivo arduo o apparentemente impossibile. Il protagonista può iniziare gradualmente con il reagire e fallire, insieme ad altri, la alla fine dovrebbe emergere per personalità, carattere, inventiva e risorse.

Self-editing n. 8 – Hai inserito emergenze per creare tensione?

Se nella tua storia d’azione ci sono urgenze, tempi stretti, conti alla rovescia ecc. ricorda la tattica di dare al protagonista un limite di tempo insufficiente, e poi ridurlo ancora, nel corso dell’azione. Un classico è il timer della bomba che improvvisamente accelera mentre la disinnescano. 

Tutorial estratto dal corso online FirstMaster
Corso di scrittura creativa – Romanzi e racconti“.