Il Department of Education dell’Amministrazione Obama ha davanti a sé un rapporto, Mastery Learning, dai risultati significativi: se in una classe tradizionale il 50% degli studenti supera il livello di sufficienza al primo colpo, nell’equivalente online i promossi salgono all’84%.
La conclusione è che ‘editoria digitale, contrariamente alle apparenze può essere più umana perché lo studente modula autonomamente tempi e dosi di apprendimento secondo le sue capacità.
Non è costretto a subire i ritmi decisi da altri, può ripetere (senza imbarazzo) se non ha capito o se è stato poco attento e ricominciare daccapo finché non ha assimilato.
Infine il libro interattivo può sgravare i docenti dalle attività di base e consentire di concentrarsi sul dibattito, il commento critico, la ricerca.
Su queste prospettive puntano tutti, e s’è visto alla Fiera del Libro di Torino: Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli, Gems.
A.c. Paola Micoperi