Anche quest’anno la piccola editoria traina lo sviluppo del settore. Aumenta la fiction italiana con +16,4% per copie e +18,3% per fatturato. Stesso trend per la fiction estera: +13,2% per copie e +19,3% per fatturato. La saggistica segna un +7,9% per copie e un +9% per fatturato. La manualistica segna un +5,9% per copie e un +6,5% per fatturato.
Per il secondo anno molto consecutivo i piccoli editori che chiudono il bilancio dei primi dieci mesi con un doppio segno positivo, sia per numero di copie che per fatturato. È questa la maggiore evidenza dall’indagine Nielsen per l’Associazione Italiana Editori (Aie) presentata ieri a “Più libri più liberi”, la Fiera nazionale della piccola e media editori, e in programma fino all’11 dicembre al palazzo dei Congressi dell’Eur (Roma).
I piccoli editori, intendendo quei marchi editoriali indipendenti con un venduto a prezzo di copertina sotto i 16 milioni di euro, registrano per il libro di carta nei canali trade (librerie, librerie online, al netto di Amazon, e grande distribuzione) andamenti opposti a quelli del mercato generale, confermando performance positive sia per fatturato che per numero di copie.
Il 2016 per i piccoli editori è stato molto positivo. Se consideriamo il mercato del libro di carta di questi primi dieci mesi senza la grande distribuzione organizzata, emergono risultati della piccola editoria nettamente superiori alla media e anche a quelli dei grandi editori: registrano infatti un +7,6% a valore e un +5,9% a copie (la media è +1,9% a fatturato e -0,8% a copie).
I piccoli editori crescono in tutti i comparti in genere, con l’eccezione del segmento bambini e ragazzi. Aumenta per i piccoli la fiction italiana (+16,4% a copie e +18,3% a fatturato) e straniera (+13,2% a copie e +19,3% a fatturato). L’unico segmento che diminuisce è quello dei bambini e ragazzi (-1,2% a copie e -1,6% a fatturato). Variazioni significative in positivo si registrano anche per la non fiction generale (la saggistica segna un +7,9% a copie e un +9% a fatturato) e per la non fiction specialistica (la manualistica ottiene un +5,9% a copie e un +6,5% fatturato).
Antonio Monaco, presidente del gruppo “Piccoli editori di Aie” ha così spiegato questi numeri: «in Italia i lettori non crescono, ma maturano, differenziando i propri gusti e le proprie scelte. E, dentro la crisi, i piccoli editori sanno differenziare la qualità. Sanno tirar fuori novità, segmenti, formule, specializzazioni e nicchie innovative. Per questo oggi sanno interpretare il mercato meglio dei grandi editori e crescono molto più della media del mercato».
Marco Tiburzi & FM