Febbraio 2010
Arrivano i DynamicBooks, gli ebook in stile web 2.0. Sono possibili aggiunte e tagli, contributi e modifiche da parte del lettore. Così il sapere diventa più collaborativo. Consistenti i vantaggi per studenti, autori ed editori.
L’innovazione si prospetta come una killer application particolarmente nel settore dell’editoria scolastica e universitaria, in quanto consente ai docenti di intervenire sui contenuti (come nei wiki), con aggiunte ed “eliminazioni” sia testuali che multimediali per gli adattamenti al corso di studi e alla classe.
Il primo editore a propore i DynamicBooks è MacMillan, che in Italia è partner di Mondadori.
Il dispositivo hardware scelto è il lettore di ebook (e molto altro) iPad dell’Apple, tra poche settimane in vendita anche in Italia, completo di accesso ad Internet.
I DynamicBooks già in vendita hanno un prezzo ridotto dal 40 al 50% rispetto l’edizione cartacea, con una previsione di maggiore riduzione a medio termine (anche per effetto della concorrenza).
Per lo studente, cioè per il cliente, questo significa che l’hardware di lettura (l’iPad dell’Apple), si ripaga con i primi 4 o 5 manuali acquistati in versione digitale (sia ebook che DynamicBooks).
Ne consegue che, a cominciare dal settore universitario e professionale, i DynamicBooks innescheranno un circuito virtuoso di incremento delle vendite hardware-software.
Tornando all’uso, così come il docente ha la possibilità di intervenire sul testo base (senza possibilità di ledere i copyright), con i Dynamic Books anche lo studente può personalizzare e arricchire i suoi libri con note aggiuntive e link multimediali (YouTube in particolare), anche in condivisione con altri studenti.
Da PrimaPagina.biz