Per la prima volta nella storia dell’editoria libraria e periodica, il sistema blockchain colloca gli autori a capo della catena commerciale e difende dalla pirateria. Ecco come.
Negli ultimi sei mesi, il termine “blockchain” si è imposto nelle conversazioni editoriali, ai più alti livelli, perché questa tecnologia promette sia di semplificare la creazione di edizioni librarie e giornalistici, sia il monitoraggio diretto della proprietà intellettuale (leggi: diritti commerciali) degli autori, dei collaboratori e degli editori.
In particolare, il sistema blockchain promette di creare una nuova dimensione dell’editoria, che colloca gli autori a capo della catena commerciale. Sarebbe la prima volta nella lunga storia dell’editoria.
Con il sistema blockchain, gli intermediari editoriali si collocano all’interno di una più ampia struttura di business centrato sull’autore, che include vendite dirette, patrocinio crowdsourcing, abbonamenti, membership e altri modelli di business digitali, strumenti e tecniche.
Uno dei vantaggi principali del blockchain è la gestione dei diritti digitali.
Per gli autori, con la gestione dei diritti in blockchain, i contenuti possono essere incorporati con le informazioni sui diritti stessi e possono essere creati contratti intelligenti che consentono una condivisione, una licenza e un utilizzo semplici.
Per gli editori, il sistema blockchain aumenterà i profitti non solo attraverso l’automazione dai dati e dei flussi di copyright, ma anche per l’ostacolo alla duplicazione abusiva di ebook.
Il sistema blockchain consiste in una serie digitalizzata di blocchi informativi, condivisi in una rete peer-to-peer (da punto a punto, cioè senza una centrale di distribuzione). Ogni blocco include le informazioni del blocco precedente (con il quale è concatenato), un timestamp e i dati delle transazioni, il tutto fornendo una catena di informazioni unica e inalterabile.
Blockchain è la tecnologia alla base della popolare criptovaluta Bitcoin e, per l’industria editoriale, potrebbe cambiare il modo in cui le transazioni vengono gestite aiutando a risolvere molti dei problemi che affliggono attualmente gli editori, dalla gestione dei diritti alla pirateria.
Una prima applicazione pratica è il sistema di gestione del flusso di lavoro editoriale è PageMajik, che promette agli scrittori e agli editori nuove possibilità di realizzare e commercializzare il proprio lavoro, con una serie di automatismi per una maggiore efficienza e remuneratività.
P.T., A. R.