Il grande spreco: dei 73 miliardi di euro disponibili, soltanto il 13% è stato utilizzato.
Passano gli anni, ma resta il grande spreco dei finanziamenti pubblici. Miliardi di risorse finanziarie che restano nel cassetto o ritornano a Bruxelles, a favore di governi e amministrazioni più capaci.
I dati di riepilogo pubblicati dalla Commissione Europea relativa alla “Strategia 2020” sul sostegno all’economia sono impietosi: dei 73 miliardi di euro dedicati all’Italia (42 miliardi legati a programmi comunitari e 31 a programmi nazionali), soltanto il 13% è stato assegnato a progetti. Ma non tutto è perduto, almeno per il futuro: entro il 2023, i fondi strutturali e di investimento europei metteranno a disposizione 454 miliardi di euro per incrementarne l’economia in genere, le attività produttive e l’occupazione.
Cosa manca? Mancano i bandi di assegnazione e manca l’attenzione dei possibili beneficiari. Infatti, da un lato le amministrazioni emanano pochi bandi o lo fanno troppo tardi, ma dall’altro chi può beneficiarne non si informa, non partecipa e non sollecita (per la felicità delle banche), nonostante tutto quello che serve sia online, tra siti istituzionali e data base. Così si spiega che solo 10 miliardi sui 70 disponibili siano utilizzati.
G.L.
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