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Il bello del giornalismo, in 27 definizioni

Report-Gabanelli

Cosa c’è di bello nel fare giornalismo? Tra 27 risposte d’autore, forse c’è anche quella giusta per te.

 

1) Per Gianni Riotta «il bello del giornalismo è la speranza di raccontare la verità e che questa renda liberi».

2) Per Ezio Mauro «il bello del giornalismo è che le parole scritte restano, e non si cancellano».

3) Per Enrico Pasini «il bello del giornalismo è non avere orari (e questo è assolutamente vero, non è una leggenda metropolitana)»

4) Per Gianclaudio Malgieri «il bello del giornalismo è saper cogliere l’attimo e conservarlo negli infiniti frammenti del presente!»

5) Per Renzo Mazzaro: «un giorno come tanti: parti per una corsa che non sai come andrà a finire. E’ anche questo il bello del giornalismo».

6) Per Sergio Lepri: «anche questo è il bello del giornalismo: la possibilità, per chi ne ha la ventura, di conoscere da vicino grandi realtà umane, grandi processi storici e politici, guerre e rivoluzioni».

7) Per David Cappone: «penso sia anche il bello del giornalismo sia punzecchiare ed imparare ad essere punzecchiati».

8) Per Tommaso Canetta: «si utilizzano parole poco conosciute? Il bello del giornalismo on-line è che si potrà sempre inserire un link che spieghi il termine».

9) Per Mattia Frizzera: «il bello del giornalismo è che si aprono tanti contatti, si condividono saperi e conoscenze. Un senso bello di condivisione e servizio».

10) Per Pippo Battaglia «informare comporta sempre dei rischi: questo è il bello del giornalismo. Informare è una missione e non un lavoro, perché fare giornalismo non vuol dire scrivere quello che dice la persona che si intervista, senza un briciolo di spirito critico».

11) Per Silvana La Porta, il bello del giornalismo è che «fare giornalismo ci anima, ci fa sentire vivi. Ma solo se lo facciamo con la coscienza pulita e la voglia di capire».

12) Per anonimo 1, in RAI: «il bello del giornalismo sportivo è anche questo: si dicono tante str….. for free, non c’ è problema… il saggio giornalista è quello che se ne rende conto… e ci ride su».

13) Per anonimo 2, in RAI: «beh, questo è il bello del giornalismo in Italia. Lei era lì a farsi il mazzo, a fare le interviste, a fare i pezzi di colore, a correre avanti e dietro per Corso Imperatrice, dall’Ariston ai grandi hotel, e lui, comodo comodo, dal divano di casa aveva la parte più grande della pagina».

14) Per anonimo 3, in RAI: «il bello del giornalismo “dal basso” è la incredibili facilità con cui si confezionano bufale… come quella che ho detto ora».

15) Per anonimo 4, in RAI: «è il bello del giornalismo… O ci sei o resti fuori».

16) Per anonimo 5, in RAI: «il bello del giornalismo era la cronaca dal vivo».

17) Per anonimo 6, in RAI: «il bello del giornalismo è quando il giornalista deve diventare un po’ detective: osservare e raccontare ciò che è successo».

18) Per Natalino Balasso «il bello del giornalismo è che puoi lanciare un c..ta a cui tutti abboccano, perché pensano che tu sia un giornalista, e poi dire che forse non era vero, e poi fare articoli per spiegare perché non era vero».

19) Per Jurek Kralkowski «il bello del giornalismo è vivere al fianco dei protagonisti dei nostri tempi».

20) Per Antonio Massari «il bello del giornalismo è che ogni storia è unica e nella sua unicità deve essere considerata, analizzata, sviluppata.

21) Per Bernard Satprem: «il bisogno di informare, è proprio lì il bello del giornalismo».

22) Per Luigi Barzini, il bello del giornalismo? «Sempre meglio che lavorare»

23) Per Mary Tagliazucchi «il bello del giornalismo è anche questo, riuscire a scrivere e parlare di tutto, con passione, dedizione, verità (purtroppo in molti la perdono) e voglia di raccontare ciò che ci circonda».

24) Per Renzo Mazzaro «il bello del giornalismo è anche questo: ogni giorno parti per una corsa che non sai come andrà a finire».

25) Maurizio Crosetti: «io rispondo solo di quello che scrivo e mi basta e avanza: è il bello del giornalismo. Uno sport individuale, anche se sembra un gioco di squadra».

26) Per Tiziano Terzani «è un atteggiamento verso la vita che muove dalla curiosità e finisce col diventare servizio pubblico: è missione»

27) Per Enrico Mentana, questo «è il bello del giornalismo: la sfida quotidiana, il mestiere per il mestiere, la passione per la passione. È l’ebbrezza di avere in mano il potere della notizia e di diffonderlo senza usarlo per altro fine. Il giornalista che vale davvero (…) è quello che pensa che il lavoro più bello è quello che sta facendo in quel momento: e non lo pensa per farselo piacere, ma perché gli piace davvero».

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