Un sorprendente viaggio nel giornalismo di domani attraverso le storie dei suoi nuovi protagonisti dell’informazione è la promessa di uno degli incontri al Festival del Giornalismo di Perugia (sabato 16 aprile, 17.30), dal titolo: La scimmia che vinse il Pulitzer. Questa la presentazione dell’incontro. Un adolescente olandese vagamente sociopatico lancia notizie via Twitter battendo sul tempo la CNN; un australiano con l’hobby dell’hacking svela dal suo sito gli scheletri nell’armadio dei potenti, e diventa l’uomo di cui tutto il mondo parla; un software scrive alla velocità della luce articoli di baseball in un inglese impeccabile…
Mentre molti pronosticano la morte della carta stampata, il libro La Scimmia che vinse il Pulitzer. Storie, avventure e (buone) notizie dal futuro dell’informazione (Bruno Mondadori, marzo 2011) propone un sorprendente viaggio nel giornalismo di domani attraverso le storie dei suoi nuovi paladini, eroi di tutti i giorni che stanno modificando il nostro modo di vedere il mondo.
Le loro parole d’ordine sono precisione, trasparenza, velocità, partecipazione, libertà, bellezza.
Partecipano:
– Bill Adair, fondatore e direttore PolitiFact, protagonista del capitolo dedicato alla precisione;
– Nicola Bruno, co-autore del libro La Scimmia che vinse il Pulitzer;
– Jacek Utko, newspaper designer, protagonista del capitolo dedicato alla bellezza;
– Raffaele Mastrolonardo, co-autore del libro La Scimmia che vinse il Pulitzer.
Il Festival Internazionale del Giornalismo è stato fondato nel 2006 da Arianna Ciccone e Christopher Potter. L’obiettivo? Parlare di giornalismo, informazione, libertà di stampa e democrazia secondo il modello 2.0.
L’edizione 2010 con oltre 120 eventi (traduzione simultanea e ingresso libero) in cinque giorni, 300 speakers, più di 250 giornalisti, blogger, freelance accreditati e oltre 200 volontari arrivati letteralmente da tutto il mondo ha registrato in totale circa 30mila presenze.
Maria Spini & staff