Il fenomeno del self-publishing è esploso con gli ebook reader, e si svilupperà ancora per molti anni, prima di assestarsi come multiplo dell’editoria tradizionale.
In Italia siamo sempre in ritardo di qualche anno, su tutto. Però la versione italiana del portale di self-publishing Lulu.com è tra quelle che fattura più al mondo, ed è anche per questo che i nostri grandi editori si stanno organizzando, in difesa o all’attacco del nuovo business.
Anche le agenzie letterarie si stanno organizzando, perché con il digitale, tutta la filiera e tutti i calcoli di convenienza cambiano.
Il self-publishing visto da un’agenzia letteraria
Su questo scenario, Antonio Prudenzano ha intervistato Stefano Tettamanti, dell’agenzia letteraria Grandi&Associati, su affaritaliani.it.
Ecco un passaggio dell’intervista.
Prudenzano – In prospettiva i portali di auto-pubblicazione potrebbero togliere spazi agli editori tradizionali?
Scegliere, correggere, tagliare, limare, modificare, adattare, preparare, discutere con l’autore, in una parola migliorare il testo perché venga letto e apprezzato dal maggior numero possibile di persone, è il mestiere dell’editore e sarà sempre necessario, insieme al lavoro postpubblicazione, su promozione e marketing, pur con diversi strumenti rispetto a quelli attuali.
A.c. Matteo Amoruso, Davide Console