Chi legge cosa in Italia? Quanti libri si comprano e quanti se ne prestano? Quanto “vale” lo zoccolo duro dei lettori insensibili alla crisi economica?
A queste domande ha risposto la scorsa settimana l’ultima analisi di mercato presentata a Roma da Nielsen, con dati del 2013, quindi in forte anticipo sull’Istat.
L’analisi mostra un paese in cui il 37% della popolazione (19,5 milioni di individui) ha acquistato almeno un libro nel 2013, per un totale di 112 milioni di copie vendute.
I lettori – Gli acquirenti sono per la maggior parte diplomati/laureati, risiedono tra il Nord e il Centro Italia, hanno un profilo giovane (25-34 anni) e sono in maggioranza donne: il 41% della popolazione femminile ha acquistato un libro, contro il 33% di quella maschile.
Aumenta quella dei volumi in prestito. Il risultato è che in Italia si legge più di quanto si acquista: il 43% della popolazione ha letto almeno un libro (22,4 milioni di lettori, per un totale di 153 milioni di copie lette). Le lettrici sono più numerose dei lettori (il 48% delle donne contro il 38% degli uomini) e la fascia di età più forte è quella dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni (dove i lettori si attestano al 60%).
Il genere preferito è la narrativa (71% di gradimento), seguita da biografie/autobiografie e dai libri storici.
I prezzi – Più della metà dei libri acquistati è compresa nella fascia di prezzo medio-bassa: il 28% riguarda i titoli sotto i 5€, il 31% quelli tra i 6€ e i 10€. Si conferma il ruolo preponderante dei lettori forti: il 4% della popolazione ha acquistato il 36% delle copie vendute nel 2013.
Recensione su comunicato stampa, a c. di Michele Gallo & staff FM
– Leggi tutto il comunicato Nielsen-Centro per il Libro.
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