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Marketing per siti web, le scelte di base
#Editoria web – Ci sono siti che perdono lettori e siti che raddoppiano lettori. Blog in passivo e blog milionari. La spiegazione di queste differenze è quasi tutta nelle scelte di marketing strategico.
Se pubblichi un sito con intenti professionali o un blog con ambizioni di successo, dovresti dotarti dei principali strumenti di marketing, per capire fino in fondo cosa stai facendo e cosa puoi fare. Solo in questo modo la passione di scrivere, esplorare e raccontare può avere ricompensa e non trasformarsi in una sequenza di sacrifici.
Gli strumenti del marketing consentono di analizzare i fatti, decidere le strategie, incanalare le risorse disponibili verso una scala di obbiettivi razionali e vincenti.
Non occorre essere degli specialisti per utilizzare gli strumenti del marketing, però occorre rinunciare all’improvvisazione e applicarsi. Poi tutto è più semplice di quanto potresti pensare. Lo dimostra questo tutorial, che ti aiuta a capire se i contenuti del tuo sito, i temi che tratti, sono adatti ai risultati che vuoi.
Siti generalisti, specialistici e trasversali
Qualsiasi attività rivolta al pubblico deve considerare i Bisogni che intende soddisfare, la loro consistenza numerica e i tempi di riproduzione del Bisogno servito.
I quesiti da porsi sono questi:
1° – A quante persone può interessare?
2° – A quante persone online può interessare?
3° – Su quale ricambio di lettori/utenti posso contare?
Qualsiasi attività rivolta al pubblico, commerciale e non, deve considerare:
a) i Bisogni che intendono soddisfare,
b) la loro consistenza numerica,
c) i tempi di riproduzione dei Bisogni serviti (v. churn).
Se si mira al grande pubblico, con un sito generalista, come hanno sempre fatto quotidiani e settimanali pubblicando articoli di ogni genere, per adulti e per giovani, per uomini e per donne, per ricchi e poveri, bisogna avere i grandi mezzi che hanno i concorrenti.
In pratica, è un’opzione impraticabile da livello editoriale medio-alto in giù.
Ma anche la soluzione opposta, quella della marcata specializzazione può rivelarsi sconveniente, perché si rischia una curva di espansione limitata.
Infatti, finita la fase di start-up, con crescita a due cifre, il sito può avviarsi verso una crescita marginale o nulla. Se nonostante ciò i conti sono in attivo, va bene proseguire. Ma se il pareggio di bilancio non arriva (la copertura di tutti i costi), allora bisogna adottare un’altra strategia.
Una soluzione a monte di una situazione di sottosviluppo è quella definire un tema trasversale, che componga un mosaico di interessi, in un insieme coerente e originale. Ovviamente non è facile, ma nessun percorso di successo lo è. Non solo: proprio la difficoltà di trovare un mix di prodotto originale e trasversale costituisce una barriera alla concorrenza.
Naturalmente ci sono altri ingredienti importanti per il successo di un sito, a partire dalla competenza degli autori, ma se si inizia progettando un mix originale (differenziato), che non sia né generalista (dispersivo), né specialistico (limitato), il più è fatto.
La ricetta tradizionale per i nuovi siti e per i siti in stallo è quella di conquistare una nicchia di mercato per poi espandersi, ma le cronache ci riportano di nuove soluzioni.
Invece di concentrarsi su una nicchia, si possono mettere diversi interessi e prodotti sotto un’unico tema unificante, dove l’unicità del sito non deriva dalla specializzazione ma dall’unicità del product mix.
Come in ogni cocktail di successo, non sono gli ingredienti ad essere unici o speciali, ma la formula.
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I campioni del trasversale
La cosa straordinaria di un tema trasversale è che si possono offrire una gran varietà di servizi e prodotti diversi. L’unica cosa che bisogna avere in comune è il tema: se crei un’unica tematica convincente puoi godere di una notevole libertà operativa.
Chris Guillebeau
Chris Guillebeau è il primo esempio , imprenditore online di successo, scrittore di best-seller, con un blog seguitissimo (http://chrisguillebeau.com/), con strategie non convenzionali per vivere, lavorare e viaggiare. Una fonte di ispirazione per centinaia di migliaia di persone, che lui chiama “la piccola armata dei non conformi”.
Il suo tema unificante, è appunto lo “stile di vita non convenzionale” e lo applica al turismo, all’imprenditorialità, al blogging, alla scrittura e persino all’arte. Ogni contenuto (e prodotto) che lui crea è legato al «pensare e vivere non convenzionale». I risultati sono straordinari, tanto che recente ha impostato una membership di 297 dollari al mese.
Joel Runyon
Stessa formula per Joel Runyon, che con Impossible (http://impossiblehq.com), aiuta le persone a fare cose che sembrano impossibili in fitness, business e gritness (fitness ispirato).
La home del sito chiarisce l’elemento unificante in tutte le (suggestive) sfumature: «noi non siamo per tutti. In realtà, non siamo per la maggior parte delle persone. Non siamo per la media. Noi non siamo per chi vuole vivere una vita normale. Noi non siamo per chi vuole solo tirare avanti. Noi viviamo al confine – il confine di ciò che è possibile e il confine dei nostri limiti – perché sappiamo che è ai confini dell’impossibile che le grandi storie si svolgono».
Tyler Tervooren
Riskology, di Tyler Tervooren, parla di come vivere prendendosi dei rischi e gestendo l’incertezza. E sotto questo cappello mette di tutto, dall’alpinismo alla seduzione. Il sito ha quasi un milione di lettori provenienti da più di 220 paesi e offre strategie basate sulla scienza per vincere nella vita e nel lavoro, aiutando a sviluppare competenze pratiche e l’assunzione di rischi per la vita quotidiana.
Leo Babauta
Questi blog di enorme successo sono superati da uno dei blogger più famosi al mondo, con oltre un milione e mezzo di iscritti: Zen Habits di Leo Babauta, blogger, giornalista e scrittore. Il blog tratta l’implementazione di abitudini zen nella vita quotidiana. Offre suggerimenti su come vivere, con riferimenti a esperienze personali. Il sito copre argomenti come la vita frugale, la genitorialità, la felicità, la motivazione, l’eliminazione dei debiti, il mangiare sano.
Già prima di Zen Habits c’erano dei blog sullo sviluppo personale ma Babauta ha trovato un’angolatura differente per questi argomenti. Una prospettiva unica per differenziarsi da tutti gli altri.
Di questo sito c’è anche la versione italiana che tratta gli stessi argomenti, in chiave zen: salute e benessere, motivazione e ispirazione, arte dell’essenziale, vita familiare, felicità, raggiungimento di obiettivi.
Come si è detto: il segreto dei cocktail di successo non dipende dagli ingredienti, ma dalla formula.