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Self-publishing: pochi click per una grande distribuzione

self publishing and distribuzione

Come si può distribuire un libro senza la rete commerciale di un editore? Ecco le soluzioni più convenienti, tutte molto facili. Bastano pochi click.

Nella storia secolare del libro più e più volte masse di tipografi sono diventati librai e masse di librai sono diventati editori. Editori che magari una generazione dopo, a loro volta diventavano tipografi, per convenienza.
La storia si ripete e in questi ultimi anni le librerie online sono diventate “tipografie”, poi anche editori, distributori e perfino grafici e pubblicitari.
Di tutto questo, ora ci interessa la distribuzione, il contatto con i lettori, milioni di lettori (potenziali).
Ormai, più degli editori tradizionali, Amazon e gli altri offrono una distribuzione capillare (fin dentro casa), e vasti network di altre librerie online.

Su questo orizzonte straordinario, se si pensa alle poche possibilità della precedente generazione di autori, ecco una panoramica che fornisce le coordinate più importanti per rendersi conto dell’alternativa alla rete commerciale dell’editore e contemporaneamente, rendersi conto delle potenzialità di queste “piattaforme abilitanti”.

In quanto piattaforme abilitanti, tutto è affidato a software automatici e quindi le scelte sono limitate. Manca il rapporto umano dell’editore, ma mancano anche le lunghe attese e le trattative.

Premesso che opportunità e condizioni possono variare dal un giorno all’altro, ecco le soluzioni più interessanti, con link diretto alle pagine della distribuzione (anche perché le condizioni possono variare da un giorno all’altro).

 


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streetlib selfpublish

StreetLib

StreetLib è integrato con le più importanti librerie online italiane e internazionali, come Amazon Kindle Store, Apple iBooks Store, Google Play Store, Kobobook Store e… il tuo sito web personale.
StreetLib è in partnership con Babelcube, che consente di tradurre libri in diverse lingue e di distribuirle, senza anticipare costi di traduzione, ma condividendo i ricavi secondo una proporzione scalare.

Ecco in grafico la scaletta della distribuzione dei ricavi.

traduzioni babelcube royalty 600x

Per un ricavo di $ 2.000 dollari:
– all’autore spetta il 30% ($ 600),
– al traduttore il 55% ($ 1,100),
– a Babelcube il 15% ($ 300).

Le cose cambiano quando il ricavo cresce, e per $ 8.000 dollari:
– all’autore spetta il 49% ($ 3900),
– al traduttore il 36% ($ 2,900),
– a Babelcube il 15% ($ 1.200).


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lulu com

Lulu 

Lulu è una libreria editrice che vanta una community piuttosto vivace. Nasce per il il self-publishing stampato, ma da anni propone anche la distribuzione degli ebook.

Per le edizioni in digitale e sul proprio sito, Lulu non richiede alcun costo e trattiene circa il 20% del prezzo di copertina. 
Sempre per il digitale, consente anche la vendita gratuita, una soluzione che può interessare quegli autori che mirano alla diffusione più che ai guadagni. Interessante anche il fatto che Lulu offra una vetrina per gli autori (ma non sono gli unici).

Per le edizioni stampate la percentuale è poco meno del 50%.
Per esempio, un libro stampato e venduto a 14 euro su lulu.com, rende all’autore poco meno di 7 euro. Non male, considerando che all’autore costa solo l’ordine della prima copia personale e per le successive il costo rientra nella percentuale di Lulu.
Invece al lettore il costo passa da 14 euro a 21 euro, di cui 5 di spedizione più Iva. Per un libro di minor prezzo di copertina l’incidenza dei costi fissi è ancora più scoraggiante.

Per la distribuzione su altre librerie (i solito Amazon, Barnes & Noble, Kindle, Nook, iBooks), occorre pagare a Lulu l’Isbn e le trattenute crescono fino al 70%.


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il mio libro.

Il Mio Libro (IML)

Ilmiolibro.it è un’iniziativa del Gruppo Espresso. E’ cresciuto sulle orme di Lulu, ma ha accentuato le funzioni di community. Interessante la possibilità di mostrare ai lettori le prime 10 pagine del libro, leggibili.
L’autore può pubblicare in formato digitale (anche Pdf) e in formato stampato e per venderlo tramite il proprio sito. A pagamento, consente anche la distribuzione su Amazon, Apple e LaFeltrinelli.


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Amazon kdp.

La distribuzione monocanale: Amazon

Amazon Kindle Direct Publishing (KDP) 

KDP è il servizio di Amazon che consente di vendere il libro solo in digitale, sul Kindle Store. Sembra un limite, ma dietro c’è la più grande libreria del mondo.

Con KDP i libri sono disponibili sia online, che come app Android e IOS, oltre che in forma molto agevolata per i possessori del famoso Kindle. Un e-reader, che accede automaticamente alla libreria Amazon e in un paio di secondi scarica l’ebook acquistato.

Non ci sono costi iniziali, ma Amazon trattiene una percentuale che va dal 30 al 65%, secondo il prezzo che si sceglie per il proprio libro, poi dalla dimensione del file e dal Paese di distribuzione. 

In Italia per ottenere una royalty del 70% è necessario impostare un prezzo di copertina tra 2,60€ e 9,70€, altrimenti si scende al 35%.

I file accettati dalla piattaforma sono DOC, EPUB e HTML ma solo se formattati secondo criteri specifici. Criteri che vengono verificati automaticamente, al momento dell’upload (invio) del file.

Amazon ha molte possibilità di incentivare le vendite. Tra le varie (v. link), l’anteprima del 10% del volume e la possibilità di prestarlo a pagamento.

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Per la stampa: CreateSpace

Per le edizioni stampate, Amazon ha una divisione apposita, CreateSpace, che però è ancora in larga parte lingua inglese.
Gli ordini effetuati su CreateSpace eStore arrivano dagli Usa, quindi impiegheranno settimane. Una volta completata la procedura di inserimento del libro, però, lo stesso apparirà su Amazon.it.

Se un autore ha già il libro in Kindle, CreateSpace legherà le due edizioni in un’unica pagina. E soprattutto la spedizione sarà gratuita per i clienti Amazon Prime. Con notevole impatto sul prezzo, che così non risulterà aumentato del 50 o del 100% per le spese di spedizione, come accade per gli altri store concorrenti

Link home KDP, in italiano
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Infine, da citare anche You Can Print, ma solo per completezza informativa, sia perché al momento ci risulta una trattenuta complessiva elevata, tra stampa, distribuzione e librerie, sia per recensioni negative.

 

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