Buoni segnali per l’editoria libraria

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Editoria libraria: quasi 7 milioni di italiani ha letto un e-book nel 2014. Sempre più l’acquisto passa per le librerie online, principale alternativa ai pochi best seller che trovano spazio in edicola o al supermercato.

Sull’editoria libraria sono stati presentati ieri dall’Aie (Associazione Italiana Editori), presso la “Scuola per librai” di Venezia, i dati del 2014, che sono «più confortanti del previsto».
Uno dei segnali positivi dell’editoria libraria è che l’emorragia di lettori occasionali si è ridotta dal 43 al 41%.
Tra gli autori più venduti: Massimo Gramellini, Chiara Gamberale, Wilbur Smith, Donato Carrisi, Luis Sepulveda, Albert Espinosa, Jamie McGuire, Clara Sanchez, Glenn Cooper, Andrea Vitali, Tiziano Terzani e Malala Yousafzai.

Complessivamente, il fatturato dell’editoria libraria è stato di 1,5 miliardi di euro. Non male, nell’attuale contesto economico. 
Intanto, cresce la spesa per gli e-reader, che ha superato i 100 milioni nel 2014. Segnale di una marea montante di libri in digitale, grazie anche alla riduzione dell’Iva dal 1° gennaio di quest’anno (dal 22 al 4%).

Quanto alle quote di mercato, l’editoria libraria italiana è sempre dominata dalla Mondadori, con il 26,5%, ma perde il 4% dal 2013 al 2014. AL secondo posto la Rcs (Rizzoli), con il 12,1%. Al terzo posto Gems (Gruppo Editoriale Mauri Spagnol), con il 10,2%.

Giovanni Peresson, responsabile Ufficio studi Aie, in conferenza  ha riassunto così la situazione dell’editoria libraria: «siamo entrati in una nuova fase: di lettura, di acquisto, anche di produzione. I paradigmi stanno cambiando. Non è in crisi il libro. Siamo di fronte a un radicale cambiamento nel mix, in cui innovazione è la parola chiave per tenere conto di una società più liquida e fluida».
Susanna Miglio, Davide Console

 

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