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Marketing librario, le nuove strategie

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Titoli e quarte di copertina che richiamano i motori di ricerca e profilazione dei lettori, queste le nuove tecniche per moltiplicare le vendite dei libri, fino a sette volte.

«Abbiamo sviluppato dei modelli di meta datazione che possono aumentare le vendite anche di sette volte: l’utilizzo di determinate parole chiave nelle quarte di copertina aumenta la possibilità di essere agganciati nelle ricerche», spiega Laura Donnini, direttore generale e publisher di Harper Collins Italia (illibraio.it). E prosegue: «Se la concorrenza una volta stava nel controllo della distribuzione e della produzione, domani si giocherà su database, metadati e clienti. Non si può più sparare nel mucchio, serve un approccio mirato».

Per capire cosa intenda Donnini, già presidente di Rcs Libri, bisogna affidarsi a un numero: 65 mila. Tanti sono i titoli italiani che ogni anno vengono pubblicati nel nostro Paese. Un libro resta sullo scaffale tre settimane, quando va bene; in venti giorni deve trovare i suoi lettori.

Amazon ha trovato una risposta nei big data: il segreto è profilare al massimo i clienti, sfruttare le correlazioni negli acquisti: “Se quel libro piacerà lo dicono i big data. È lo stesso meccanismo utilizzato nelle serie televisive da Netflix, o da Facebook nella proposta di contenuti, amici, pagine da seguire. Per fare questo, però, serve una gigantesca mole di dati. Ed è ciò a cui puntano i grandi gruppi editoriali espandendosi su più Paesi. Vendite aumentate fino a sette volte «Vince chi meglio di altri sa mettere in connessione autori e lettori».

C.P.

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