Giornalismo: ma che professionisti abbiamo, in Italia?
“Non ne potevo più di leggere pagine su pagine o di vedere Tg in cui i protagonisti erano e sono personaggi inattendibili, spesso arroganti, disinformati, ignoranti con il loro disco rotto, e i giornalisti a tener loro bordone, incapaci di controbattere con dati di fatto». Così inizia lo sfogo di un lettore esasperato, che Beppe Severgnini […] L’articolo Giornalismo: ma che professionisti abbiamo, in Italia? sembra essere il primo su Il magazine di FirstMaster. …read more
Giornalismo: ma che professionisti abbiamo, in Italia?
«Non ne potevo più di leggere pagine su pagine o di vedere Tg in cui i protagonisti erano e sono personaggi inattendibili, spesso arroganti, disinformati, ignoranti con il loro disco rotto, e i giornalisti a tener loro bordone, incapaci di controbattere con dati di fatto». Così inizia lo sfogo di un lettore esasperato, che Beppe Severgnini ospita nel suo blog, sul Corriere della Sera. Come lui, come Severgnini e come decine di migliaia di italiani, passati dall’informazione professionale all’informazione non professionale di blog
La RAI, il servizio pubblico e Charlie Hebdo
Giorni neri per la RAI, alle prese con la strage di Parigi, nella redazione Charlie Hebdo. Sui social network è un coro di proteste. Protestano gli utenti paganti, ma protesta anche il sindacato RAI. Infatti… In “Chi l’ha visto il servizio pubblico sulla carneficina dei giornalisti?”, su ilgiornale.it (venerdì 7) Maurizio Caverzan ha fatto il bilancio del servizio pubblico, senza indulgenze: «niente speciali, zero edizioni straordinarie. Titoli che, riletti oggi, svelano un sapore autocritico verso quella che è una delle pagine più nere dell’informazione pubblica. Facevi zapping
Sempre in crescita la pubblicità online
Per i giornali online, continua la serie positiva di incrementi delle entrate pubblicitarie. Secondo gli ultimi rilevamenti Fcp-Assointernet (novembre 2014), la pubblicità online a novembre 2014 è aumentata del 5,6%, rispetto lo stesso mese del 2013. Il computo non comprende la pubblicità SEM, quella realizzata sui motori di ricerca, come Google AdWords.Il progresso più significativo lo fa registrare ancora una volta il mobile ma la crescita riguarda tutti i device. Più precisamente:– web +4,4% (navigazione da browser su tutti i device), – mobile +41,2% (msite, App, SMS,
Umberto Eco e “Numero zero”: bestseller sul cattivo giornalismo
Da oggi sono in libreria 250.000 copie di “Numero zero“, il romanzo di Umberto Eco che “svela alla perfezione i meccanismi del cattivo giornalismo». Numero Zero è un racconto ambientato a Milano nel 1992, l’anno di Tangentopoli. Nella confusione politica del periodo, con il disfacimento dei maggiori partiti di governo, racconta l’intraprendenza del commendator Vimercate, che per […] L’articolo Umberto Eco e “Numero zero”: bestseller sul cattivo giornalismo sembra essere il primo su Il magazine di FirstMaster. …read more
Umberto Eco e “Numero zero”: bestseller sul cattivo giornalismo
Da oggi sono in libreria 250.000 copie di “Numero zero“, il romanzo di Umberto Eco che «svela alla perfezione i meccanismi del cattivo giornalismo». Numero Zero è un racconto ambientato a Milano nel 1992, l’anno di Tangentopoli. Nella confusione politica del periodo, con il disfacimento dei maggiori partiti di governo, racconta l’intraprendenza del commendator Vimercate, che per ricattare i potenti e colpire i nemici, mette in piedi un giornale fittizio che pubblica solo numeri zero, cioè bozze di giornali che non arriveranno
Politica, buco nero del giornalismo
Il giornalismo italiano sembra sprofondare un un buco nero, dove l’attrazione fatale è il “teatrino della politica” e il resto d’Italia, come il mondo intero è assente o secondario. Luca Ajroldi, su “Il Journal” si chiede come sia possibile che “il giornalismo italiano guardi alla politica interna come stella polare e così sia incapace di […] L’articolo Politica, buco nero del giornalismo sembra essere il primo su Il magazine di FirstMaster. …read more
Arriva Whoosnap: “reporter per caso”
E’ in commercio Whoosnap, un’app italiana che permette di chiedere foto di un luogo di tuo interesse a persone che non conosci. O di farsi pagare per un servizio fotografico imprevisto. Whoosnap risolve necessità che possono avere sia professionisti che dilettanti, sia grandi redazioni che blogger.L’app è un’invenzione di Enrico Scianaro e Vito Arconzo, lanciata a dicembre e già in California per il lancio planetario, ma già disponibile su Apple Store. Ma come funziona Whoosnap? Una volta scaricata l’app, la persona si iscrive e viene geolocalizzata. Da quel
Politica, buco nero del giornalismo
Il giornalismo italiano sembra sprofondare un un buco nero, dove l’attrazione fatale è il “teatrino della politica” e il resto d’Italia, come il mondo intero è assente o secondario. Luca Ajroldi, su “Il Journal” si chiede come sia possibile che «il giornalismo italiano guardi alla politica interna come stella polare e così sia incapace di raccontare il mondo nel suo complesso».Come dargli torto con prime pagine come questa del Corriere, in foto, purtroppo simile a centinaia di altre prime pagine
Nuovi spazi per le buone notizie?
La gente è stanca di essere bombardata da notizie di crimini e disastri, e non vede l’ora di rifugiarsi in una nicchia rassicurante di notizie positive. Della possibilità di diffondere forme più positive di notizie si discute in varie sedi: dalla Ted Conference, una specie di forum di Davos della cultura digitale trasferito dalle nevi svizzere al sole della California, alla rivista della scuola di giornalismo della Columbia University. Intanto, l’idea attraversa molti big dei media. Gente come Jeff Bezos (Amazon) che, acquistando un anno
FirstMaster Magazine, verso il 2015
FirstMaster Magazine apre il 2015 con questi dati: 815 articoli online, con 1.117 commenti e 94 articoli in archivio, in attesa di pubblicazione. Auguri agli amici, ai lettori e ai corsisti di FirstMaster. Vediamo come si è concluso il 2014 e come apriamo il 2015 del laboratorio di pubblicazione che è il Magazine.Gli articoli online oggi sono più di 800, di cui 130 tutorial, al netto di temi e testi eliminati nel corso dei mesi. Nell’insieme, ci sembra che facciano un buon servizio per chi scrive per
Intervista: il ruolo della fiducia nel giornalismo
«Credo che la fiducia sia una parte essenziale del giornalismo e la chiave del suo futuro, sia in senso professionale che dal punto di vista economico». Per l’Espresso, Antonio Rossano intervista Mathew Ingram, esperto di comunicazione e firma di riferimento di GigaOm (noto sito di commento su media e giornalismo). Nell’intervista, Ingram sostiene che al centro del giornalismo attuale ci sia il rapporto che i lettori hanno con un giornalista. Un rapporto non più solo virtuale, come un tempo, ma oggi anche
Scrittura, emozioni e libri
“La scrittura dà concretezza ai pensieri e scrivere è un’azione che può dare molte emozioni». “La scrittura dà concretezza ai pensieri e scrivere è un’azione che può dare molte emozioni». Così scrive Anna Peiretti in “Inchiostro, la benzina delle parole” sull’edizione stampata de Il Fatto Quotidiano, di lunedì scorso.Dall’articolo, non disponibile online, voglio riportare questi passaggi, perché meritano di essere […] L’articolo Scrittura, emozioni e libri sembra essere il primo su Il magazine di FirstMaster. …read more
POYi 2015, fotoreporter in concorso
Scade il 15 gennaio la possibilità di concorrere al concorso fotografico “Pictures of the Year International”, promosso dal Reynolds Journalism Institute. Ogni anno il Photographer of the Year International (POYi) propone l’eccellenza del fotogiornalismo nell’ambito dei fatti di cronaca e delle questioni sociali che affliggono il nostro mondo. «Documentare la verità con la macchina fotografica» è ancora il principio guida definito nel 1943 da Cliff Edom, fondatore di POYi, così come il principio secondo il quale «le immagini devono riflettere l’esperienza umana, catturare
Scrittura, emozioni e libri
«La scrittura dà concretezza ai pensieri e scrivere è un’azione che può dare molte emozioni». «La scrittura dà concretezza ai pensieri e scrivere è un’azione che può dare molte emozioni». Così scrive Anna Peiretti in “Inchiostro, la benzina delle parole” sull’edizione stampata de Il Fatto Quotidiano, di lunedì scorso.Dall’articolo, non disponibile online, voglio riportare questi passaggi, perché meritano di essere salvati dal destino della carta sulla quale sono stampati. Si parla del bello della scrittura e della scrittura come comunicazione e condivisione: «è bello scrivere perché
I nuovi modelli dell’editoria online
“Etalia”, “Reported.ly”, “Gli Stati Generali” sono i più recenti modelli di business dell’editoria online dell’ecosistema italiano e internazionale Wired Italia, 5/1/14 – Crisi dell’editoria, modelli di business, quadratura del cerchio sui ricavi del giornalismo online: parole che ormai sono traducibili con “rompicapo”. Era luglio del 2013 quando il nostro direttore Massimo Russo faceva un punto della situazione sui modelli economici del digitale, commentando un post di Pier Luca Santoro sui conti degli italiani. Nel contempo, l’ecosistema ha continuato a produrre altre
Intervista sul citizen journalism
«Il citizen journalism offre una ricchezza sterminata di fonti e punti di vista, accompagnate da una superiore copertura sul territorio. Se si pensa che uno dei problemi principali del giornalismo italiano è il rapporto troppo intimo con le fonti ufficiali, l’abbondanza di fonti che può provenire dal citizen journalism può attenuare questo tipo di problema». Più in generale: «la professione di giornalista sta mutando. Ma al contrario di quanto si possa pensare, questo è uno dei momenti più vivi e